Non abbiate paura di Cristo!
Lo ripeto oggi a voi e a tutti i giovani!
Egli non provoca l’alienazione della vostra identità;
non avvilisce, non degrada né mortifica la vostra ragione:
non opprime la vostra libertà!
Egli è il Figlio di Dio,
incarnato, morto, risorto per noi e per la nostra salvezza,
cioè per la nostra liberazione autentica e totale!
Egli, Dio, ha voluto diventare realmente uno di noi,
nostro salvatore, nostro redentore,
nostro amico, nostro fratello;
si è inserito nei nostri problemi
e nei nostri drammi quotidiani;
ha sentito la nostra debolezza,
la nostra fragilità, la nostra precarietà,
fino all’esperienza angosciosa del tradimento degli intimi
e al dolore della morte.
Incarnazione della infinita misericordia di Dio,
Cristo ha rivolto all’umanità
il suo messaggio di verità e di speranza,
ha operato prodigi, ha assicurato il perdono dei peccati,
ma soprattutto si è offerto al Padre
in un gesto di immenso amore,
vittima di espiazione per i nostri peccati!
Di fronte a Cristo, carissimi giovani,
non si può rimanere indifferenti!
Non ci troviamo soltanto di fronte ad un maestro,
per quanto illustre, di ideologie a sfondo etico;
o di fronte a un uomo dalla particolare esperienza religiosa;
o a un grande profeta; o ad un uomo privilegiato,
in cui vi sia una speciale presenza morale di Dio.
Personalità del genere possono interessarci
per qualche tempo nei nostri studi storici,
letterari, filosofici o religiosi.
Cristo, per la sua singolare realtà umana e divina,
per la missione unica ricevuta dal Padre,
coinvolge ed afferra tutta la nostra vicenda umana,
perché è il centro della storia,
il Redentore dell’uomo!
Per questo dico oggi a voi:
cercate con obiettività, con onestà e con coraggio Cristo!
Sforzatevi di conoscerlo a fondo: studiatelo continuamente.
Questo vostro costante impegno di approfondimento personale e comunitario
dell’evento-Cristo con la grazia divina è culminato o culminerà nella fede,
dono di Dio e risposta personale dell’uomo.
Tale atteggiamento di fede in Gesù Cristo,
vero Dio e vero uomo,
non è una diminuzione delle vostre esigenze culturali,
ma un vero arricchimento
ed una esaltazione della vostra sete di conoscenza
e della vostra ragione,
disponibile alla irruzione della Rivelazione divina.
Giovanni Paolo II, Discorso ai giovani, XX Congresso eucaristico nazionale,
Milano, 21.5.1983
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